“Polo sportivo e non solo…”
Nota inviata dall’Assessore D’Addese al giornale INFORMAZIONE.
Con riferimento all’articolo apparso sul Vs. giornale in data 17 luglio dal titolo “Polo sportivo: persa un’occasione”, essendo l’argomento parte integrante del dibattito che si è svolto nel corso del Consiglio Comunale del 14 luglio, ci preme ribadire anche la nostra posizione affinché i lettori abbiamo una visione completa sull’argomento.
Innanzitutto va detto che esiste già un polo sportivo a Carpi che si articola con la presenza della piscina, della pista di atletica, del campo sportivo Dorando Pietri, della palestra “La Patria” , del campo da baseball e del Palazzetto dello Sport.
Nella stessa area troverà spazio la nuova piscina e altre eventuali strutture.
Per il completamento di quest’area l’Amministrazione Comunale ha sempre espresso la disponibilità a valutare eventuali progetti di privati che intendano intervenire per la realizzazione di altre strutture sportive.
L’intervento di ristrutturazione dello Stadio, invece, rientra nella volontà di rendere fruibile la struttura sia per le attività del calcio, ma anche per eventuali iniziative che potrebbero trovare spazio al suo interno proprio grazie alla sua posizione baricentrica alla città.
L’Amministrazione in carica dal 2004, guidata dal Sindaco Enrico Campedelli, ha deciso di favorire le politiche sportive finalizzate a garantire lo sport di base e la pratica sportiva.
In questi anni sono state realizzate 2 palestre, un campo da baseball, un campo da tennis, un campo da basket multisportivo, 2 campi da calcio e un campo da calcetto ed è in corso di progettazione una nuova palestra a nord della città con campo da basket regolamentare e relative tribune.
Come si può notare è stata garantita alla città la realizzazione di più di una struttura all’anno che ci permetteranno di dare risposta alla crescente richiesta di spazi sportivi.
La dislocazione ha tenuto anche conto dell’importanza di garantire nei vari punti della città, comprese le frazioni, la presenza di strutture sportive.
Nonostante questi impegni non siamo venuti meno ai grandi eventi, basti solo ricordare il centenario di Dorando Pietri e il Giro d’Italia, solo per citarne qualcuno.
Per quanto riguarda invece lo sport professionistico, esso non può prescindere da eventuali investimenti che anche il privato dovrà fare e che non potranno essere solo a carico dei contribuenti.
La nostra politica sportiva pertanto è basata sul principio che fare sport è meglio che guardarlo.
L’Assessore
Carmelo Alberto D’Addese
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