pubblicità ai redditi degli amministratori

Il resoconto della seduta del Consiglio comunale/3

 

E’stato approvato all’unanimità nel corso del Consiglio comunale di ieri, giovedì 8 settembre, il Regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale degli amministratori comunali: per garantire la trasparenza delle situazioni patrimoniali di coloro che ricoprono talune cariche pubbliche o di rilievo pubblico, i consiglieri comunali sono obbligati a presentare, annualmente, presso gli uffici municipali, una copia della dichiarazione dei redditi (si parte da quella del 2010), nonché alcune dichiarazioni relative alla situazione patrimoniale personale ed, in occasione delle elezioni amministrative, alle spese elettorali sostenute. Questa disciplina verrà applicata anche ai componenti della Giunta comunale, e la pubblicazione dei dati raccolti avverrà anche attraverso il sito Internet del Comune. E’stato infine stabilito che la dichiarazione dei dati relativi alle partecipazioni azionarie debba essere limitata alle partecipazioni minimamente significative in termini di valore assoluto e di percentuale di partecipazione al capitale della società (pari o superiore al 5% e ai 5mila euro). La ‘ratio’ di questa norma è quella di fare emergere eventuali conflitti d’interesse e arricchimenti ingiustificati nel corso del mandato. Nel caso che qualcuno sia inadempiente il Sindaco invierà una diffida, alla quale seguirà, in caso di nuova inosservanza, una comunicazione con la quale il primo cittadino ne darà notizia al Consiglio comunale ordinandone al contempo la pubblicazione sul sito dell’ente locale. Approvata questa delibera ora verrà dato avvio alla raccolta delle dichiarazioni relative alla situazione patrimoniale degli amministratori comunali.

“Ringrazio i capigruppo che nel corso di diversi incontri hanno manifestato interesse per un lavoro condiviso in nome della trasparenza – ha spiegato il Presidente del Consiglio comunale Giovanni Taurasi – Potrebbe essere utile riorganizzare le informazioni presenti sulla Rete civica sulla trasparenza per renderle più fruibili e magari inserendo – ha concluso lo stesso Taurasi prendendo spunto da un suggerimento della consigliera Pd Maria Viola Baisi – anche quelle sui gettoni di presenza, per fare capire che nei Comuni di fatto i consiglieri svolgono un lavoro volontario, frutto di passione civile e politica. Non ci si arricchisce facendo i consiglieri, i Sindaci o gli assessori”. Taurasi ha ricordato in conclusione che il percorso che ha portato al Regolamento era stato già avviato precedentemente all’interruzione “biasimevole” del 23 giugno scorso da parte di un esponente dei Radicali.

Intervenuti nel corso del dibattito i capigruppo di Lista civica Carpi a 5 stelle-Prc Lorenzo Paluan (“il tema è quello della trasparenza, non quello dei costi della politica”, di IdV Andrea Bizzarri (“nella forma sono d’accordo ma nella sostanza non emergerà comunque da qui il vero dato patrimoniale. Noi siamo rappresentanti dei cittadini e svolgiamo un ruolo fondamentale per la democrazia”), del Pd Davide Dalle Ave (“dobbiamo dare priorità ad un rapporto nuovo tra istituzioni e cittadini, tenendo la schiena dritta in un momento di forte critica alla politica stimolato pure da un certo dibattito mediatico, rispettando chi svolge questo ruolo per passione e non certo per il gettone”), del PdL Roberto Andreoli (“arriviamo in ritardo di anni nell’adeguarci a questa normativa che risale al 1985; ma questo Regolamento potrà servire anche a chiarire che non abbiamo uffici o segreterie in Comune, e da parte nostra votiamo a favore con la massima serenità”). Euro Cattini (Lega nord) dal canto suo ha infine stigmatizzato il comportamento dell’esponente radicale che interruppe a giugno una seduta del Consiglio proprio per protestare contro il mancato adeguamento dell’ente locale a queste norme.

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