HP aiuta Rovereto

Un colosso multinazionale finanzierà la ricostruzione di Rovereto e Novi attraverso la donazione di fondi che serviranno all’acquisto di apparecchiature mediche specialistiche in dotazione alle locali unità specialistiche gestite dai medici di base, tramite la onlus “Tutti uniti a Rovereto e Sant’Antonio”. La donazione è stata annunciata durante il tradizionale pranzo della HP, Hewlett Packard Italiana, realtà leader nella vendita di hardware e di software e di servizi collegati all’informatica, che quest’anno si è svolto alla Cantina, con la partecipazione di 150 collaboratori della multinazionale. “Ogni anno organizziamo un meeting fiscale o all’estero o in Italia – spiega Marcello Urtona, responsabile Italia HP – quest’anno, abbiamo optato per un obiettivo solidale e abbiamo deciso di tenere il pranzo qui, a metà tra i nostri due  quartier generali di Roma e Milano, perché questa zona ha subìto una grave calamità naturale e vogliamo testimoniare la nostra vicinanza alle persone colpite. In aggiunta al contributo in denaro, verrà venduta una maglietta che costituirà una donazione in più da parte di ognuno di noi che deciderà di acquistarla”. All’incontro erano presenti anche Paolo Martinelli e Angela Malagola, delegata Avis di Rovereto. “Nella nostra frazione il 55% degli edifici è da abbattere o ricostruire, 1500 persone vivono ancora fuori casa. – spiegano Martinelli e Malagola – Di tutti i nostri servizi è rimasto agibile soltanto un asilo, così undici associazioni hanno deciso di riunirsi nella nostra onlus con l’obiettivo di ricostruire i servizi essenziali. Così, sono stati predisposti 15 progetti ed uno di questi è piaciuto ad HP. Si tratta dell’acquisto di apparecchiature per i medici di base: spirolab, reflotron plus, elettrocardiografi, autoclave, sigillatrice e carrelli medicali. L’ammontare della donazione è di 5mila euro cui si aggiungeranno contributi personali dello staff HP. Si tratta di una boccata d’ossigeno per il nostro territorio: dai gli istanti successivi al sisma hanno lavorato per parecchio tempo sono le tende e molti strumenti indispensabili per il loro lavoro si trovano ancora negli edifici inagibili – concludono Martinelli e Malagola – Dopo il terremoto da Rovereto è sparita l’Ausl e non ha intenzione di ritornare. Da parte nostra, noi, invece, vogliamo creare tutte le condizioni perché ritorni. Nel frattempo, la donazione sarà fatta al Comune e sarà a beneficio delle unità specialistiche sia di Novi, sia di Rovereto”.

 

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