Carpi non è più la città dei cinema

In centro storico negli ultimi anni i cinema si sono più che dimezzati. Le vie principali della città non pullulano più di sale per la proiezione delle ultime novità in fatto di film come in passato. E sono soltanto un ricordo i manifesti che si potevano ammirare all’angolo delle vie laterali di corso Cabassi, che annunciavano i titoli in arrivo nei cinema in centro, con tanto di orari delle proiezioni. La crisi dell’industria cinematografica ha trasformato in chiusure permanenti quelle saracinesche che inizialmente risultavano abbassate “fino a data da destinarsi”. Esattamente un anno fa chiudeva i battenti un pezzo di storia della città: il cinema Capitol, con un messaggio laconico apparso dapprima sul sito del Comune, poi sulla bacheca di velluto verde dove si appendevano le locandine, annunciava la chiusura che, dapprima si riteneva potesse durare qualche mese, ma che ora si ritiene definitiva. “Il cinema Capitol non ha il certificato di prevenzione incendi – commenta Pietro Mazzotta di Cinetea, associazione culturale modenese che aveva in carico la gestione del Capitol e si occupa anche di altri due cinema “storici” di Carpi: il Corso e l’Eden, ristrutturati con una spesa che si aggira intorno alle 600mila euro – Ci sono lavori da fare, ma sono di competenzxa della proprietà che, a quanto ne sappiamo, non intende intervenire per mettere a norma il cinema, quindi, per il momento, è esclusa una speranza di riapertura. Per compensare quanto ci è venuto a mancare con la chiusura del Capitol stiamo realizzando diversi spettacoli con il Comune e la Fondazione CRC. All’Eden, ad esempio, stiamo facendo una stagione teatrale con il teatro comunale di Carpi, “sfollato” a causa del terremoto. Certo, – conclude Mazzotta – la chiusura di una sala in centro ha comportato parecchie complicazioni: la posizione dei tre cinema che abbiamo in gestione, Corso, Eden e Capitol era strategica e il peso del non avere più uno schermo si sente”. Un altro cinema ‘storico’ che non riaprirà è il Supercinema 70 di via Rodolfo Pio, un multisala che veniva utilizzato anche per eventi al di fuori delle proiezioni di film, e per ospitare le scolaresche durante momenti didattici di confronto che interessavano più classi insieme. Ora il Supercinema è ricoperto di graffiti ed è transennato.

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