Un monumento con le pietre terremotate

Un monumento costituito da mattoni, portati ad uno ad uno da chi ha avuto la casa o l’azienda crollata a seguito del terribile sisma che ha lasciato tante ferite ancora sanguinanti nella frazione di Rovereto. È questa l’esortazione che don Andrea Zuarri, chiamato dal vescovo Cavina a ricoprire l’incarico di parroco di Rovereto dallo scorso autunno, dopo la morte di don Ivan Martini, quel fatidico 29 maggio, avvenuta proprio all’interno della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, dove l’ecclesiastico, un padre per la comunità di Rovereto, si era recato con i vigili del fuoco per trarre in salvo la statua mariana. È con lo stesso amore per il gregge che è chiamato a pascere che don Andrea, durante le ultime funzioni religiose, ha spronato i fedeli a portare ciascuno un mattone di un edificio crollato per comporre non tanto un monumento al terremoto, bensì una roccia della speranza.

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