Taglio del nastro per la Casa che ‘accoglie’

Oltre duecento persone hanno applaudito alla nascita della Casa diocesana dell’accoglienza a Sant’Antonio in Mercadello, il nuovo punto di riferimento per questa frazione in cui il sisma ha provocato numerosi danni. La Casa dell’accoglienza nasce da un’idea della Diocesi ed è intitolata ad una figura esemplare ed amata come quella di don Ivo Galavotti, per trent’anni parroco della frazione, che tanto si è speso per  la costruzione della chiesa. La cerimonia d’inaugurazione si è aperta con la messa del vescovo Francesco Cavina, nella tensostruttura accanto alla chiesa di piazza Dante Alighieri. Poi, in un clima di festa, tra tanti palloncini colorati fatti volare verso il cielo, un po’ all’aperto e un po’ all’interno, si è tenuta un’informale cena comunitaria. La casa dell’accoglienza nasce da un’iniziativa di Luca e Gabriella Luccitelli che fanno capo all’associazione Papa Giovanni XXIII e che da alcune settimane abitano con le figlie vicino alla parrocchia di Sant’Antonio.

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