L’atlante di Carpi

Un territorio agricoli diminuito di 378 ettari dal 2000 al 2010 e una cementificazione che ha subito un’impennata del 16% rispetto a quanto preventivato. Si prefigura così il territorio carpigiano secondo quanto dichiarato durante l’incontro di presentazione dell’Atlante del Consumo di Suolo (Baskerville, 2013), al quale erano presenti il presidente dell’associazione parco Lama, Maurizio Marinelli, Paola Bonora e Walter Vitali del Laboratorio Urbano, Enrico Guaitoli Panini, curatore del volume ‘Il valore del suolo’, e Mario Poltronieri di Legambiente Carpi. Nel corso della serata è stato evidenziato come in provincia l’aumento della cementificazione sia una realtà che caratterizza gli ultimi anni, evidenziando, come ha dichiarato Poltronieri, “una discontinuità nei piani attuativi”. Da lì, la discussione è scivolata inevitabilmente sul parco Lama e sul ruolo del Comune, di cui era presente l’assessore Simone Tosi, esortato più volte a dissuadere la Cmb dall’utilizzare i diritti edificatori che vanta sul territorio del parco Lama. Tosi, da parte sua, ha spiegato le trasformazioni del territorio negli ultimi anni. A partire dalla superficie della città, pari ad oltre 8 milioni di 8 milioni di metri quadri prima del 200, e che ora ammonta a più di 12 milioni di metri quadri. I nuovi insediamenti residenziali attuati con il Prg occupano una superficie di 1.954mila mq, di cui 872mila mq di verde pubblico e 323mila di verde condominiale. L’assessore, inoltre, si è impegnato ad impedire l’ulteriore consumo di suolo e, qui c’è  la novità, il prossimo Psc sarà il primo a non prevedere ulteriore uso di suolo. Ma cittadini e forze politiche di opposizione si sono impegnati nel ricordare a Tosi che la vera tutela dello spazio verde cittadino passa per il progetto del parco Lama ed occorre, quindi, un impegno concreto dell’amministrazione nel fare cambiare idea alla Cmb.

 

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