Storia dei liquori, gli amici di fine pasto e delle pause liete
La bevanda insostituibile
Rappresenta un finale insostituibile di ogni pasto, o delle occasioni conviviali particolari. Il liquore è una bevanda a base di zucchero alcol e sostanze aromatiche che lo caratterizzano.
La storia dei liquori affonda le sue radici nel Medioevo quando l’uomo ancora non conosceva le moderne medicine e per curarsi usava soltanto le sostanze vegetali. Non c’è un inventore preciso ma un’evoluzione di alcuni preparati magici che servivano per guarire. Nacque così la grande tradizione liquoristica italiana. Quando Caterina De Medici andò in sposa al Re Enrico II di Francia, portò con sé oltre ai cuochi ed ai pasticceri, anche i liquoristi italiani che fecero conoscere ed apprezzare i segreti dei liquori italiani. Con la scoperta delle Indie occidentali (il nuovo mondo) arrivarono nuovi frutti ed aromi da aggiungere alle ricette dei liquori che intorno alla seconda metà del 1800 cominciarono ad essere considerati non solo un toccasana, ma una bevanda da bere per il piacere del palato e dell’animo. Anche i monaci, come spesso accade, diedero un forte impulso alla produzione di liquori che tutt’oggi sono ancora bevuti (Benedectine, Charteuse, ecc). Grazie ai più approfonditi studi sulla fermentazione e ai miglioramenti ottenuti nella produzione dello zucchero, l’industria liquoristica ebbe un’ ulteriore spinta portando l’Italia, la Francia e l’Olanda ad essere i principali produttori di liquori. Dopo aver miscelato tutti gli ingredienti, i liquori vengono lasciati riposare per un certo periodo che varia da 1-2 mesi a 1-2 o più anni. Per ottenere gli aromi che caratterizzano i liquori ci sono varie tecniche, in base alle sostanze da trattare e ai risultati che si vogliono raggiungere: macerazione, distillazione, infusione o percolazione. I prodotti che si posso usare sono numerosi: erbe, semi, piante, foglie, fiori, frutta, succhi di frutta, caffè, cioccolato ed anche uova e panna. I liquori si dividono in: liquori fantasia: sono quelli in cui l’insieme degli aromi dà un sapore indefinibile (Galliano, Strega); liquori naturali: sono quelli in cui è possibile individuare un aroma ben definito (Grand Marnier, apricot brandy) e liquori creme: sono caratterizzati da una bassa gradazione alcolica rispetto agli altri e dall’aggiunta di zucchero fino alla massima concentrazione oltre alla quale si verificherebbe la cristallizzazione dello zucchero.
È una delle bevande più diffuse in Italia e nel mondo
Pianeta birra
La birra è una bevanda poco alcolica ottenuta dalla fermentazione d’orzo e altri cereali, aromatizzata con luppolo. Gli ingredienti necessari per la produzione della birra sono: malto d’orzo, luppolo, acqua, cerali e lievito. Il malto d’orzo è la materia prima più importante. Per la produzione della bevanda è usato un orzo speciale detto orzo da birra, il quale subisce una lavorazione chiamata maltaggio, al fine di trasformare gli amidi in zuccheri semplici. Il luppolo è una pianta rampicante che produce fiori maschili e femminili (su arbusti differenti) a forma di cono molto profumati. Per la birra si usano i fiori femminili non fecondati, evitando così la perdita del prezioso polline. Il fiore contiene la luppolina che conferisce alla birra il caratteristico sapore amarognolo ed aromatico. Oltre ad avere una funzione aromatizzante, esso migliora la formazione della spuma e la conservazione della birra.
L’acqua è un ingrediente importante in quanto rappresenta il 90% del prodotto finito. Essa deve essere batteriologicamente pura, di sapore neutro e priva d’odori. Per la produzione della birra vengono usati anche cerali non maltati quali frumento, mais, riso, orzo, ecc. i quali conferiscono corpo, gusto ed aromi alla bevanda. Il lievito è un organismo unicellulare in grado di trasformare gli zuccheri in alcol ed anidride carbonica. Per la birra si utilizzano due tipi di lievito: il Saccharomyces carlsbergensis (bassa fermentazione) e il Saccharomyces cerevisiae (alta fermentazione). Di seguito vengono elencati alcuni degli stili di birra più conosciuti.
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