Una tesi sul… Torrione

Uno studio approfondito sul gioiello architettonico della città sul quale inizieranno i lavori di ripristino entro una settimana, dopo l’assegnazione ufficiale, avvenuta nei giorni scorsi. È il Torrione degli spagnoli il protagonista della tesi di Eleonora Fogliani, studentessa 25enne di Modena, che ha conseguito la laurea magistrale in Architettura al Politecnico di Milano nell’ottobre scorso concentrandosi proprio sull’edificio monumentale di proprietà demaniale che potrebbe diventare del Comune. “Nella mia tesi, sono partita dall’indagine di tipo archivistico per conoscere le varie proprietà e gli utilizzi che sono stati effettuati nel corso del tempo di questo gioiello monumentale, intriso di storia e di ricchezze artistiche – commenta Eleonora Fogliani – è stato molto interessante toccare con mano  i dati riguardanti il Torrione e capire che cosa significa oggi per la città, alla luce delle varie trasformazioni d’uso di cui è stato oggetto nel tempo. Poi, ho studiato i danni per capire da quali cause sono stati provocati: grazie agli approfondimenti ho potuto notare che il terremoto ha inciso notevolmente sui problemi strutturali ma non ne ha originati di nuovi, il dissesto è dovuto a problemi in origine e alla cattiva manutenzione a causa della proprietà statale. Il Torrione, infatti, è stato utilizzato fino alla fine degli anni Settanta come sede degli uffici statali, principalmente come base per la Pretura. Anche gli interventi successivi al terremoto del 1996 si sono rivelati marginali sempre per il problema della proprietà statale che ha in parte legato le mani al Comune, impedendogli di intervenire al meglio. La mia ricerca – conclude Eleonora è consistita in un’analisi e controllo del fabbricato prima di potere fare un progetto di recupero. Ho iniziato la tesi subito dopo il terribile terremoto del 2012, impressionata e sconvolta da quanto il sisma avesse modificato il volto del nostro territorio, incidendo soprattutto sul patrimonio storico delle cittadine del “cratere”, compresa, appunto, Carpi. Ho potuto fare diversi rilievi dentro all’edificio del Quattrocento che rappresenta una miniera di informazioni infinita”. Il futuro architetto ha desiderato così fornire il proprio contributo per approfondire meglio la storia e dare una base di studio consistente per il recupero di quest’edificio che rispecchia molti tratti della storia della famiglia Pio. La tesi di Eleonora è un grande input a continuare il percorso di acquisizione che era a buon punto proprio prima di quel famigerato maggio 2012. Intanto, entro questa settimana partiranno i primi lavori al tetto che verranno compiuti dalla Sistemi Geocostruttivi di Parma, che  si è aggiudicata i lavori con un ribasso del 35,826% per un importo, al netto del ribasso, di 241.988,91 euro.

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