Nuova ambulatorio di Cardioncologia

Una due giorni di importanza nazionale che si è svolta in uno dei Comuni ricompresi nel ‘cratere’ sismico per ribadire ancora una volta che non si devono spegnere i riflettori su questo territorio martoriato dal terribile sisma del maggio 2012. E sono stati i ricordi di come il mondo della sanità locale ha affrontato il sisma dello scorso anno a fare la parte del protagonista durante la Conferenza Nazionale Cipomo – Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri – e Anmco – Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri – intitolata: “Cardioncologia: un percorso condiviso per il malato oncologico; nuovi modelli e integrazione multidisciplinare”, ospitata dalla sala congressi di via Peruzzi. Durante l’evento quaranta tre relatori da tutta Italia hanno affrontato il presente e futuro della cardioncologia “non una nuova disciplina medica, ma un modo per affrontare in modo collegiale i problemi  cardiovascolari che i malati possono avere durante e dopo le terapie che vengono somministrate contro i tumori vista la tendenza ad integrare tra loro le varie discipline mediche, senza considerarle separatamente” spiega Fabrizio Artioli, primario della Oncologia di Carpi e Mirandola. E se il vescovo Francesco Cavina è intervenuto sul delicato rapporto fra scienza medica e  persona e i temi etici del fine vita Enrico Campedelli, primo cittadino di Carpi e Maino Benatti, sindaco di Mirandola, si sono soffermati sui propri ricordi del terremoto. “Mi ricordo precisamente quando i vigili del fuoco di Cremona mi hanno detto di chiudere l’ospedale – ricorda Campedelli – Ho in mente attimo per attimo quei momenti concitati e un’immagine che non si dissolverà mai dalla memoria è la lunga coda in autostrada che si era formata subito dopo le scosse con la città che rimaneva deserta o piena di campi spontanei”.

 

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