Quarant’anni di Museo

Quarant’anni per non dimenticare anzi, per ribadire l’importanza della Memoria e valorizzare questo luogo tributandogli importanza nazionale ed oltre. Si è conclusa con quest’intento la cerimonia con cui sono stati celebrati i quarant’anni del Museo Monumento al Deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti, uno dei più rilevanti musei in memoria della deportazione a livello internazionale. All’iniziativa di ieri, svoltasi in mattinata alla Sala dei Mori di Palazzo Pio e nel pomeriggio all’ex Campo di Fossoli, hanno partecipato, oltre al sottosegretario del Ministero dei Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni, l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, il sindaco Enrico Campedelli, la direttrice regionale della Soprintendenza, Carla di Francesco e un variegato mosaico del mondo dell’associazionismo. Erano presenti, infatti, con il fazzolettone a righe bianco azzurre annodato al collo, esponenti dell’associazione nazionale ex deportati provenienti da diverse parti d’Italia, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, e altre associazioni che fecero parte del Comitato promotore del museo, insieme a rappresentanti di musei ed enti nazionali e internazionali

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