L’arte? È contemporanea

In esclusiva per i lettori del Carpi  Affari il notissimo critico d’arte Vittorio Sgarbi si racconta

“L’opera d’arte è, e basta. Così come la bellezza è. L’arte non ha bisogno di specialisti per essere capita.” “Conviene ribadire due concetti fondamentali e apparentemente contraddittori: 1) tutta l’arte è arte contemporanea; 2) contemporaneo è un dato non ideologico, ma semplicemente cronologico. È questa la forza dell’arte in divenire, che va ritenuta contemporanea non in quanto più o meno sperimentale, più o meno avanzata, ma solo in quanto concepita, elaborata ed espressa nel nostro tempo. Non c’è altro modo di essere contemporanei che essere qui e ora. Così, insieme alla contemporaneità di ciò che esiste, c’è la contemporaneità di ciò che è esistito e continua a vivere.” Con queste parole uno dei massimi esperti del bello e dell’arte, Vittorio Sgarbi nel suo “L’arte  è contemporanea”, ed. Bompiani, prima edizione 2012, regala il suo punto di vista sempre originale, mai banale o scontato sull’arte e i modi per avvicinarsi ad essa, che si sia neofiti o esperti.

Che cosa si intende con la definizione di arte contemporanea secondo Sgarbi e quali esempi abbiamo qui a Modena? Tutto quanto esiste ed è pervenuto sino ai giorni nostri si può definire arte contemporanea, persino Wiligelmo. Anche il Duomo di Modena, visto in questa accezione si può pertanto definire contemporaneo, perché è visitato anche oggi, nonostante risalga ad un’epoca precedente. Tutto è contemporaneo. Oggi, al contrario del passato, esiste un eccesso di creatività prodotto dal moltiplicarsi degli artisti. Questo costituisce un problema nel momento in cui i critici si trovano a dovere capire e descrivere un’opera d’arte: abituati com’erano al passato che non presentava questa sovrabbondanza, non manifestano appieno la capacità di discriminare tra la grande quantità. Quali sono le qualità che un artista deve avere per emergere? Questo è legato al caso e alla fortuna. Prendendo un esempio, se lei chiedesse di Covili ad alcuni critici non saprebbero neanche rispondere chi è. Io sono uno dei pochi curiosi di tutto. Amo gli artisti capaci di emozionare, di regalare qualcosa di nuovo sul piano emotivo. Per alcuni l’arte contemporanea ricorda soltanto Andy Wharol, invece, è ben più ampia.

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