Riaperta la chiesa di San Bernardino
Tre rintocchi sulla porta esterna, la benedizione del vescovo Francesco Cavina e la chiesa di San Bernardino da Siena è stata riaperta al culto dopo gli ingenti danni provocati dal sisma. Altre chiese hanno riaperto dopo il terremoto nella Diocesi, ma questa è la prima, in città, ad essere restituita ai fedeli fra quelle che hanno richiesto lavori consistenti nel dopo terremoto. L’intervento di riparazione dei danni causati dal sisma è stato interamente finanziato dalla Regione per un importo di 370 mila euro. A curare il progetto l’ingegner Marco Soglia, responsabile dell’Ufficio tecnico della Diocesi, mentre i lavori sono stati diretti dall’architetto Paolo Giubertoni ed eseguiti da Cmb. L’edificio tornerà pienamente “in funzione” come chiesa dei Missionari Servi dei Poveri e del monastero delle Sorelle Cappuccine ma sarà utilizzato anche dalla comunità parrocchiale di San Francesco d’Assisi. E ieri sera erano presenti esponenti di diversi mondi della città: dal candidato a sindaco Alberto Bellelli, alla stilista fondatrice di Blumarine Anna Molinari, insieme a centinaia di persone, fra cui alcune in piedi nelle navate laterali. Tutti ad ascoltare le parole del vescovo che ha ricordato come “questa chiesa, intitolata al patrono della città, sia la chiesa di tutti. Mi sembra significativo che sia stata riportata a noi nella prima domenica di Quaresima: San Bernardino ha predicato in favore di giustizia, pace e concordia. Si è speso perché potessimo arrivare ad una conoscenza più profonda di Cristo. Così oggi, dopo avere sperimentato che cosa significa celebrare messe nei giardini a causa del terremoto, la nostra più profonda gratitudine per essere rientrati in questo luogo deve farci diventare pietre vive per la chiesa” ha concluso Cavina.
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