Hearthquake: vite che cambiano
Un padre di famiglia viene licenziato dall’azienda biomedicale dove lavora: è il 19 maggio, la vigilia di quella data che avrebbe cambiato la vita della Bassa per sempre. Parte da questo spunto per raccontare le molteplici sfaccettature del dopo terremoto il musical “Hearthquake: vite che cambiano”, che porterà sul palcoscenico del Teatro Comunale, venerdì 4 e sabato 5 aprile, oltre ottanta artisti di numerose discipline per una rappresentazione estremamente evocativa del dramma del sisma. L’appuntamento, scritto e diretto da Grazia Gamberini e promosso dall’associazione musicale Gospel Soul, è stato presentato ieri mattina alla sala del Giardino di Levante a Palazzo Scacchetti dall’assessore Cleofe Filippi, da Grazia Gamberini e Alessandra Guerrini, rispettivamente direttrice e presidente dell’associazione, insieme a parte del cast tra cui Cristina Montanari, Andrea Parmeggiani. Presenti inoltre l’artista Cristian Del Grosso che ha realizzato con gli studenti del Venturi il grande e significativo fondale di 10 metri per 6 che si può ammirare durante lo spettacolo e la truccatrice professionista Manuela Corradi, di Sant’Antonio in Mercadello e a sua volta terremotata. “Il musical intende raccontare il terremoto che ha colpito l’Emilia, la paura e il crollo delle sicurezze di ciascuno di noi e andrà in scena con doppio spettacolo, alle ore 10 del sabato mattina per gli studenti delle scuole medie e superiori di Carpi, Concordia, San Prospero e Rovereto e alle ore 21 di venerdì e sabato per il pubblico – spiegano Gamberini e Guerrini – Sul palco saliranno artisti di grande calibro, tra i quali Fabrizio Voghera, già Frollo e Quasimodo nel musical Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante, e Will W. Roberson, attore, cantante e interprete di diversi musical tra cui Jesus Christ Superstar. Tra i musicisti che suoneranno dal vivo ricordiamo poi Paolo Andreoli, Simone Valla, Emanuele Stassi Francesco Zucchi. Tra i protagonisti, inoltre, vi saranno Dafne Savani e Renato Corsi del Fer Filos, i quali parleranno in dialetto ed evocheranno così la quotidianità del dopo terremoto. Non dimentichiamo nemmeno i ballerini dell’Accademia Kataklò di Giulia Staccioli. Tra i personaggi vi saranno anche don Mario, che ricorda la figura di don Ivan, il parroco tragicamente scomparso a Rovereto durante la scossa del 29 maggio 2012”. Una miscela di “emilianità” a tutto tondo e di sensazioni toccanti e profondamente veritiere in cui ogni spettatore che ha vissuto il terremoto si potrà rivedere come in uno specchio. Lo spettacolo del mattino alle 10 dedicato alle scuole costa 7 euro per gli studenti, mentre è gratuito per gli insegnanti, mentre i prezzi del biglietto per la sera sono 15 euro il loggione, 18 i palchi e 22 la platea.
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